post title

 

Allo stato attuale risultano sottoposti a trattamenti integrati di pertitonectomia ed HIPEC diverse migliaia di pazienti affetti da carcinosi peritoneale di varia origine, i cui risultati in dettaglio possono essere analizzati nella più recente revisione sull'argomento dell'autore inclusa nella monografia Treatment of Peritoneal Surface Malignances - Ed. Springer 2014 . Fino a pochi anni or sono la carcinosi peritoneale era considerata una malattia incurabile ed affidata a trattamenti esclusivamente palliativi con una spettanza di vita media di 6 mesi. Dalla introduzione negli anni '90 di questa nuova tecnica i risultati sono drasticamente cambiati almeno per le forme più comuni di carcinosi, come quelle originate dal carcinoma ovarico, colon-rettale , dell'appendice e dal mesotelioma peritoneale.
L'applicazione di questa nuova tecnica ha consentito di ottenere sopravvivenze a lungo termine che attualmente variano dal 15-20% delle carcinosi gastriche , al 50% delle carcinosi ovariche , al 60-90% dei tumori dell'appendice. Molti fattori influenzano la prognosi dopo l'applicazione della procedura e in particolare quelli più significativi sono rappresentati dalla radicalità chirurgica, dalla estensione della malattia a livello peritoneale e dalle caratteristiche biologiche dei vari tipi di tumori. Infatti i casi per i quali è possibile effettuare una totale citoriduzione chiururgica, quelli che hanno una bassa diffusione peritoneale della malattia e favorevoli caratteristiche biomolecolari e istologiche rappresentano le categorie che hanno le migliori aspettative di sopravvivenza a distanza.